La Pinacoteca Civica di Pinerolo omaggia il pittore pinerolese Ernesto Bertea
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In occasione del 120esimo anniversario dalla morte, la Fondazione Pöet-Del Ponte, vuole omaggiare il pittore pineroleseErnesto Bertea con un peculiare allestimento che raccoglie alcune sue opere e bozzetti a soggetto marino e le 7 litografie donate, nel 2004, dalla pronipote Maria Cansacchi Bertea alla Città di Pinerolo.
La libertà espressiva d’esecuzione degli elementi paesaggistici e la resa emotiva del colore fanno percepire l’atmosfera intima, quotidiana delle vedute marine dipinte dall’artista. Nelle litografie si colgono, in modo accurato, i dettagli e i particolari di scene, personaggi e paesaggi tanto da renderli familiari agli occhi dell’osservatore.
Un particolare ringraziamento va al Dott. Lorenzo Gnavi Bertea per lo sguardo accurato e il prezioso contributo che ha permesso l’allestimento di questo esclusivo omaggio all’ “artista geniale, onore dell’arte piemontese”.
L’esposizione sarà visitabile dal 2 Novembre 2024 al 6 Gennaio 2025 tutti i sabati e domenica in orario 10.30 – 12.30 e 15.00 -18.00.
A chi è rivolto
A tutti
Dove
Costo
Accesso libero
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Ernesto Bertea nasce a Pinerolo il 2 Agosto 1836. Proviene da una famiglia agiata, figlio del Generale Carlo Bertea e di Irene Alliaudi, si laurea in giurisprudenza nel 1857. Alterna gli studi universitari alla passione per la pittura dapprima presso la scuola del pittore Ernesto Allason e poi, una volta laureato, a Ginevra presso il pittore Gustave Castan, con il quale ha modo di esplorare e dipingerela Valle del Rodano e il Delfinato.
Proprio nel Delfinato conosce Alfredo D’Andrade che diviene suo amico e collaboratore per tutta la vita. Nel 1858 – 1860 aderisce alla pittura del francese Constant Troyon (amico di Fontanesi) e dei paesaggisti di Fontainebleau (Scuola di Barbizon). Apprezza lo stile innovatore dei Macchiaioli fiorentini e dà vita, insieme a D’Andrade, Rayper, Pittara, Avondo, Teja, Pastoris, De Avendaño e altri, alla Scuola di Rivara, che raggiunge il momento di maggior espressione nel decennio 1866 – 1876.
Conclusa l’esperienza rivariana, Bertea continua ad alternare l’impegno per la tutela degli edifici storici con la passione per la pittura, viaggiando per l’Europa: Spagna, Francia, Isole Baleari, Scozia, Inghilterra.
Di formazione eclettica e poliedrica, Bertea aveva maturato ed espresso una cultura aggiornata collocandosi all’interno dell’ampio contesto artistico-culturale internazionale del XIX secolo.
Sposa Eleonora Vicino nel 1865, dalla quale avrà 3 figlie e 3 figli. Nel 1870 si trasferisce con la numerosa famiglia dalla casa del Colombretto alla villa Le Peschiere a Pinerolo. Nel periodo di riammodernamento di quest’ultima acquista, restaura e abita la splendida dimora cinquecentesca nella borgata pinerolese Ai Nana ed erige e decora la Cappella funebre di famiglia nel Camposanto di Pinerolo.
Nominato nel 1892 Regio Ispettore per i Monumenti e per gli Scavi di Antichità del Circondario di Pinerolo, Bertea si dedica con passione alla catalogazione e al recupero degli edifici storici della sua città e di quelli del circondario. Nel 1895 viene nominato Consigliere Comunale a Pinerolo e riceve dal Sindaco l’incarico di progettare la decorazione per la nuova aula Consiliare sulla cui volta e sulle cui pareti si possono ammirare ancora oggi gli stemmi, le imprese e la simbologia di chi governò la città, ideati dall’artista.
Il 2 novembre 1904 Ernesto Bertea si spegne a Pinerolo nella sua casa delle Peschiere.